25 aprile: ricordare!

Quando si avvicinano le belle giornate e quando queste coincidono con delle festività nazionali o religiose, le voci si levano e tutti tiriamo un sospiro di sollievo, finalmente potremmo goderci qualche giorno di riposo. Certo fin qui nulla di male, ma sappiamo perché esistono queste ricorrenze? Credo che ormai troppo spesso le motivazioni e i ricordi passino in secondo piano. E credo si tratti di non rispetto. Alcune polemiche dei giorni scorsi riguardanti il programma dei festeggiamenti nel comune di Alassio (SV) per il 25 aprile mi hanno fatto pensare.

Cosa significa festeggiare il 25 aprile? Per molti, purtroppo, solo una giorno di vacanza dal lavoro, da scuola. Le frasi che si sentono sugli ascensori, davanti ai portoni recitano: quest’anno cade bene, si può far ponte….

Ma per chi come me, ha una famiglia per la quale il 25 aprile rappresenta un’immensità di cose, non è nemmeno ipotizzabile un ragionamento del genere. Perché non si tratta di politica o di religione ma di conquista di diritti e libertà dell’essere umano. È triste che una lotta fatta di uomini per lo più a piedi, al massimo in motocicletta, sdraiati con la faccia sulla terra, fra le rocce non venga più ricordata come si deve, solo perché è trascorso del tempo e noi dimentichiamo i valori. Tanto più in un’epoca in cui sembra non esistano più.

Il passato, le azioni di quelle persone sono ciò che permette ad ognuno di noi di essere qui e ora, le lotte dei partigiani, ancora adesso, stanno permettendo a me di scrivere queste riflessioni.
Leggere che c’è chi fa polemica per l’esecuzione di una canzone come Fischia il vento (fra l’altro proprio in un comune vicino alle zone nel quale il testo nacque) perché ritenuta non adatta all’istituzionalità dell’evento fa solo tristezza, null’altro.

Torno alla domanda iniziale, il significato del 25 Aprile. Una festa civile della Repubblica Italiana. La fine dell’occupazione tedesca nel nostro paese. Venne scelta la data del 25 in modo simbolico perché quel giorno vennero liberate da parte dei partigiani Torino e Milano. La fine della guerra per l’Italia intera si chiuse i primi di maggio. Genova fu liberata il 26.

I partigiani riunivano uomini e donne di ideologie politiche diverse, persone che hanno combattuto al fianco di alleati stranieri per la libertà. Basta rileggere questa frase per comprendere quali ideali fondamentali e diritti per l’uomo stanno dentro ad un movimento come la Resistenza. Quelle lotte e resistenze hanno rappresentato il fondamento della futura Repubblica italiana.
E ora? Meglio domani, dedicare qualche minuto al vero significato del perché non siamo seduti alla solita scrivania…

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