E’ la notizia del giorno. Microsoft ha comprato Nokia per 7,17 miliardi di dollari. O meglio 4, 99 miliardi di dollari per l’acquisto della divisione device e servizi e 2,17 per l’accordo sui brevetti. Un’azione come questa conferma che un big, proprietario di software come Microsoft ha capito che per stare alla situazione attuale ha bisogno di dispositivi. Che forse qualcuno ci avesse già pensato?
Su arstechnica.com leggo che nella transazione sono inclusi il reparto design, produzione, vendite e supporto e marketing. Insomma l’azienda di Redmond sta comprando una licenza di 10 anni sui brevetti Nokia, con un’opzione per rendere l’accordo definitivo. I marchi Lumia e Asha (smartphone di punta della casa finlandese) vanno direttamente a Microsoft , mentre il marchio Nokia continuerà ad apparire sugli attuali prodotti (serie 30 e 40) ma presumibilmente per i futuri prodotti il marchio finlandese sparirà definitivamente.
La prima riflessione che faccio dopo aver letto dell’accordo è che Microsoft voglia creare il 3° polo della comunicazione accanto ai ben solidi di Apple e Samsung. Ci riuscirà?
Che Nokia abbia sempre creato ottimi prodotti non è in discussione, il problema va cercato ben più a monte. Quando cioè non è stata in grado di reagire e/o non ha voluto all’impetuosa onda degli smartphone. Quando è rimasta indietro rispetto ai concorrenti.
Per un po’ nessuno ha parlato di Nokia, nessuno se non i pochi affezionati hanno continuato a comprare Nokia, mentre l’iPhone regnava e Samsung lo tallonava. Ecco come il brand Nokia è sparito dalla mente del consumatore. Ora con questa acquisizione bisognerà che Microsoft identifichi una strategia comunicativa e ovviamente molto social per far riemergere un colosso come Nokia, nella mente dei consumatori, troppo abituati a Apple e Samsung.