PEC, così necessaria, così inutile

Titolari di aziende, liberi professionisti avete la vostra casella di PEC?
La posta certificata, quella che che sostituisce la raccomandata con avviso di ricevimento. La PEC ha valore legale. Come averla, semplice scegliete un rivenditore, registratevi, inserite i dati, pagare e il gioco è fatto.
Ma la vera domanda è un’altra: chi la usa davvero? chi sa a cosa serve?

Io ho ricevuto un’ importante comunicazione dall’ODG: la chiusura degli uffici per il ponte dell’Immacolata. È stata la prima comunicazione ricevuta sulla mia casella Pec… era davvero necessario che lo scrivessero? Però d’altronde hanno trovato un modo di utilizzarla…

E il divertimento non finisce qui: innanzitutto è una cosa esclusivamente italiana, non ha valore all’estero. Complimenti!
Al contrario è riconosciuta a livello europeo la firma digitale, servizio, ovviamente a pagamento in Italia e che va aggiunto al ‘pacchetto standard’. La PEC dovrebbe essere gratuita per il cittadino in modo che “con essa si può dialogare  con gli uffici della PA direttamente via e-mail” cito dalla comunicazione del Governo, ma non sempre è così….anzi.

In ogni caso dall’idea iniziale dell’aiuto al cittadino si è passati all’obbligo per le società di possederne una ed ecco che il gioco è fatto! Nemmeno merita commenti.

Chi può fornire il servizio? Dietro a chi può certificarla e rivenderla solo una questione di euro, come sempre è il capitale e non la competenza a decidere chi può erogare un servizio in Italia.

Qualcuno è soddisfatto di possedere una casella di  PEC? Io le multe continuo ad andarle a ritirare in posta con lunghe file…

1 commento su “PEC, così necessaria, così inutile”

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