
Il data journalism non è nuovo al giornalismo. Analisi dei dati, inchieste tramite numeri esistono da prima degli strumenti digitali. La domanda da porsi non è se esistono i dati, ma dove ci porterà il processo di analisi, quale storia racconteranno. Un lavoro che spesso è svolto in team.
Il dato per essere raccontato nella maniera corretta va CONTESTUALIZZATO
il dato – i dati
I dati possono essere pensati come dichiarazioni atomiche di fatti non elaborati > raccolte sistematiche di informazioni numeriche in tabelle di numeri, come i fogli di calcolo o i database.
Quando i dati sono strutturati e presentati in modo da essere utili e pertinenti per uno scopo particolare, diventano informazioni disponibili per essere capiti dalle persone.
le caratteristiche dei dati
volume – la quantità di dati che vengono raccolti e memorizzati
velocità – la velocità a cui i dati vengono generati e a cui è possibile accedere
varietà – si riferisce alla vasta gamma di formato delle fonti dei dati
veridicità – variabilità della struttura dei dati e della qualità e del valore
i fogli di calcolo per conoscere, analizzare e interpretare i dati
Un programma che permette di effettuare calcoli, elaborare dati e tracciare efficaci rappresentazioni grafiche
Una tabella, detta anche foglio di lavoro, formata da celle in cui si possono inserire dati, numeri o formule
Excel/Numbers (windows/macOS)
Libre office (free software)
i dati molto spesso non sono accessibili e quando lo sono sono da verificare o incompleti e non corrispondenti a quanto richiesto QUESTO è IL LAVORO DEL GIORNALISTA –
lavoro di team (sia per mole di dati che per competenze)al giornalista il compito di indagare chi ha prodotto quei dati se sono parziali o completi
i dati ordinati in dataset sono un patrimonio che resterà e vanno messi in rete fra loro
gli step del data journalism:
- pulire i dati
- esplorare i dati [ordinare, filtrare, raggruppare]
una buona visualizzazione rende i dati subito leggibili da tutti
l’unico modo per visualizzare in modo efficace i dati è immedesimarsi in chi quell’immagine la vede per la prima volta e deve comprenderla (che cosa sto raccontando?)
Mettere in discussione i dati è importante per la qualità stessa di essi, ci sono storie dietro chi sta generando quei numeri e come.
Ecco alcuni strumenti che uso io (quindi facili) per creare visualizzazioni: info.gram, piktochart.
Se vi interessa qui trovate le slide del workshop “i dati sanitari” di digit16.